Autore: pk86

  • In moto da Carsoli a Campo Imperatore: alla scoperta della bellezza dell’Abruzzo

    In moto da Carsoli a Campo Imperatore: alla scoperta della bellezza dell’Abruzzo

    [table_summary length=’141′ time=’2h 24m’ level=’Difficile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1yLgQikgoAgxgP0KDGKdIMgbAHVDIYGM&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/campo-imperatore-pk86.it-r-8MhG6F74G6′ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2023/07/campoimperatore_itinerario.jpg’]

    Sei pronto per un’indimenticabile avventura in moto attraverso panorami mozzafiato e strade tortuose? Allora unisciti a noi mentre ci addentriamo nell’affascinante regione dell’Abruzzo, seguendo un itinerario che parte da Carsoli e ci porta fino a Campo Imperatore. Attraverso città storiche, paesaggi incantevoli e montagne maestose, vivremo un’esperienza che resterà impressa nei nostri cuori e nei nostri ricordi di motociclisti.

    Partenza da Carsoli: Sulle orme dell’antica storia

    La nostra avventura ha inizio a Carsoli, un incantevole comune che vanta una ricca storia e una posizione strategica tra montagne e valli. Da qui ci dirigiamo verso Tagliacozzo, una città medievale famosa per la sua piazza e il suo imponente castello. Attraversando strade panoramiche, godiamo della bellezza dei paesaggi abruzzesi che si aprono di fronte a noi.

    Magliano de Marsi: Un tuffo nella natura

    Proseguendo il nostro percorso, raggiungiamo Magliano de Marsi, immersa nella rigogliosa natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le strade sinuose ci portano attraverso boschi, fiumi e laghi, offrendoci un’esperienza di guida avvincente e un contatto diretto con l’ambiente naturale che ci circonda.

    Ovindoli e Rocca di Mezzo: Avventure invernali e panorami mozzafiato

    La nostra tappa successiva ci conduce a Ovindoli, rinomata località sciistica abruzzese. Qui, anche durante i mesi più caldi, possiamo apprezzare la bellezza dei panorami montani e l’atmosfera accogliente del paese. Proseguiamo poi verso Rocca di Mezzo, un incantevole borgo che offre una vista panoramica spettacolare sulle montagne circostanti.

    Ocre e Paganica: Storia e cultura lungo il percorso

    Il nostro viaggio ci porta verso Ocre, un antico borgo che custodisce un patrimonio storico e artistico di grande valore. Le sue strade strette e i suoi edifici medievali ci trasportano indietro nel tempo. Volendo facciamo una sosta nella città de L’Aquila, dove possiamo ammirare le sue piazze storiche, i palazzi e le chiese che raccontano la sua ricca storia.

    Assergi: L’incanto di Campo Imperatore

    Infine, raggiungiamo la nostra meta finale: Campo Imperatore. Questo luogo magico, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è spesso definito come “il piccolo Tibet italiano“. Le sue immense distese erbose, circondate dalle vette imponenti del Gran Sasso, offrono un panorama di rara bellezza. Fermati un attimo per ammirare la maestosità delle montagne che si estendono all’orizzonte e respira l’aria fresca che caratterizza questo luogo unico.

    Conclusioni

    L’itinerario da Carsoli a Campo Imperatore è un’esperienza imperdibile per tutti gli appassionati di moto che desiderano scoprire la bellezza e la varietà del territorio abruzzese. Attraverso strade panoramiche e luoghi di grande fascino storico e naturale, questo viaggio rappresenta un connubio perfetto tra la passione per la moto e la scoperta di una regione ricca di tesori nascosti. Prepara la tua moto e immergiti nell’emozione di questa avventura indimenticabile.

  • La terapia a due ruote: come andare in moto aiuta a calmare ansia e stress

    La terapia a due ruote: come andare in moto aiuta a calmare ansia e stress

    Per molti motociclisti, c’è qualcosa di magico nell’infilarsi un casco, montare sulla sella e percorrere strade aperte con il vento che accarezza il viso. Ma l’esperienza di guidare una moto va ben oltre la semplice avventura e l’adrenalina. In realtà, l’andare in moto può essere una terapia efficace per calmare l’ansia e lo stress che affliggono la nostra vita quotidiana. In questo articolo, esploreremo come l’equilibrio tra controllo, libertà e concentrazione che si ottiene durante la guida di una moto può contribuire a migliorare il benessere mentale e promuovere una sensazione di calma interiore.

    Il senso di libertà e controllo

    Una delle ragioni principali per cui andare in moto può aiutare a calmare l’ansia e lo stress è il senso di libertà e controllo che si sperimenta. Mentre si è alla guida di una moto, si diventa il padrone del proprio destino, in completa armonia con la macchina e l’ambiente circostante. La sensazione di libertà e la capacità di decidere autonomamente la strada da percorrere possono essere molto potenti, permettendo di liberarsi temporaneamente dagli obblighi e dalle preoccupazioni quotidiane.

    Concentrazione e mindfulness

    La guida di una moto richiede una concentrazione totale e una presenza mentale nel momento presente. Quando ci si trova in sella, è necessario essere consapevoli di tutto ciò che accade intorno a noi: le condizioni della strada, il traffico, le reazioni degli altri conducenti. Questo stato di attenzione focalizzata può agire come una forma di mindfulness, aiutando a distogliere la mente dagli stressori e dalle preoccupazioni, portando ad un senso di calma interiore.

    Stimolazione dei sensi

    Andare in moto coinvolge tutti i nostri sensi. L’odore dell’aria, il suono del motore, la sensazione del vento sulla pelle e la vista panoramica che si apre davanti a noi creano un’esperienza sensoriale unica. Questa stimolazione multisensoriale può essere molto terapeutica, poiché ci consente di immergerci completamente nel momento presente e distogliere l’attenzione dai pensieri ansiosi.

    Riduzione dello stress attraverso l’esercizio

    La guida di una moto richiede un certo grado di forza fisica e coordinazione. Mentre ci si muove sulle strade, si impegnano diversi gruppi muscolari, si sviluppa la resistenza e si migliora l’equilibrio. L’esercizio fisico è noto per ridurre lo stress e promuovere il rilascio di endorfine, sostanze chimiche nel cervello che inducono una sensazione di benessere. Pertanto, guidare una moto può essere un modo piacevole per ottenere gli effetti positivi dell’attività fisica mentre ci si libera dallo stress accumulato.

    Conclusioni

    Se stai cercando un modo per calmare l’ansia e lo stress, potresti voler considerare l’andare in moto come una forma di terapia efficace. La combinazione di libertà, controllo, concentrazione e stimolazione sensoriale che la guida di una moto offre può aiutare a liberare la mente dalle preoccupazioni e a promuovere una sensazione di calma interiore. Ricorda sempre di praticare la guida sicura e responsabile, rispettando le norme del codice della strada e indossando l’equipaggiamento di protezione adeguato. Quindi, prendi la tua moto e lascia che il viaggio diventi un momento di cura per la tua mente e il tuo spirito. Buon viaggio!

    L’articolo che hai appena letto è solo a scopo informativo e non deve essere considerato come consulenza medica professionale. Le informazioni fornite riguardo ai benefici della guida in moto per calmare l’ansia e lo stress sono basate su evidenze aneddotiche e esperienze personali. Se stai affrontando problemi di ansia e stress significativi, è fondamentale consultare un professionista medico o un terapeuta qualificato per una valutazione adeguata e una consulenza personalizzata. Ogni individuo ha esigenze e circostanze uniche, e solo un medico può fornire un consiglio medico appropriato in base alla tua situazione specifica.

  • Storia e Significato del Saluto tra Motociclisti: Un gesto di fratellanza su due ruote

    Storia e Significato del Saluto tra Motociclisti: Un gesto di fratellanza su due ruote

    La cultura motociclistica è intrisa di tradizioni e simboli che uniscono gli appassionati di moto in tutto il mondo. Uno di questi gesti distintivi è il saluto tra motociclisti. Che tu sia un novizio o un veterano della strada, avrai sicuramente incrociato il gesto di sollevare una mano o alzare un piede mentre ti incontri con altri motociclisti. Ma da dove ha origine questo saluto? In questo articolo, esploreremo la storia e il significato dietro questo gesto di fratellanza su due ruote, incluso un affascinante collegamento con una leggenda.

    Origini del saluto tra motociclisti

    Le origini esatte del saluto tra motociclisti non possono essere tracciate in un singolo momento o luogo preciso. Tuttavia, molte teorie suggeriscono diverse possibili spiegazioni per l’origine di questo gesto.

    Una delle teorie più diffuse è che il saluto tra motociclisti abbia avuto origine nella comunità motociclistica degli Stati Uniti negli anni ’30 e ’40. In quel periodo, i motociclisti erano spesso visti come ribelli e fuorilegge, quindi il gesto del saluto potrebbe essere nato come un modo per riconoscersi e identificarsi come membri di una sottocultura motociclistica.

    Altre teorie suggeriscono che il saluto tra motociclisti potrebbe essere derivato dai saluti militari. Molti motociclisti sono stati veterani o hanno avuto una forte affinità per le forze armate, e potrebbero aver adottato il gesto di salutare come un segno di rispetto e cameratismo.

    La leggenda del cavaliere e il gesto di vittoria

    Oltre alle spiegazioni storiche, una leggenda affascinante è stata associata al gesto del saluto tra motociclisti. Narra di un cavaliere coraggioso che si imbarca in una pericolosa missione per salvare una principessa intrappolata in una torre. Dopo aver superato sfide epiche e sconfiggendo i nemici, il cavaliere finalmente riesce a liberare la principessa e torna trionfante a cavallo. Mentre attraversa le terre, il cavaliere alza la mano in segno di vittoria per annunciare il suo ritorno trionfale. Questa leggenda avvincente riflette il concetto di celebrare una conquista e condividere la gioia della vittoria attraverso un gesto simbolico.

    Il significato del saluto tra motociclisti

    Oltre alle sue origini storiche e alla leggenda affascinante, il gesto del saluto tra motociclisti ha acquisito un significato simbolico nel corso degli anni. È diventato un modo per esprimere solidarietà, rispetto e un senso di comunità tra i motociclisti.

    Quando un motociclista incontra un altro sulla strada e scambia il saluto, è come se stesse dicendo: “Siamo parte dello stesso mondo, condividiamo la passione per le due ruote e ci riconosciamo come membri di una comunità speciale“. È un modo per rompere le barriere sociali e creare un legame immediato tra estranei che condividono una passione comune.

    Inoltre, il saluto tra motociclisti può anche avere una funzione pratica sulla strada. Può essere un segnale per avvertire gli altri di pericoli sulla strada, come un’auto ferma o un ostacolo imprevisto. È un modo per comunicare in modo non verbale e istantaneo, sfruttando la connessione unica che i motociclisti condividono.

    Conclusioni

    Il saluto tra motociclisti ha radici profonde nella storia, nella cultura motociclistica e persino in leggende affascinanti come quella del cavaliere trionfante. Oltre a essere un semplice gesto di cortesia, rappresenta un’intera comunità di persone che condividono una passione per le moto. È un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande e di trovare un senso di appartenenza e fratellanza su due ruote. Quindi, la prossima volta che incontri un altro motociclista sulla strada, non dimenticare di alzare la mano o sollevare il piede in segno di rispetto e solidarietà motociclistica.

    Ricorda sempre di guidare in modo sicuro e rispettare le regole della strada mentre condividi la tua passione per le moto con gli altri membri della comunità motociclistica.

    E se sei alla ricerca di altri motociclisti ricordati di dare un’occhiata nei nostri itinerari in moto >>

  • Viaggio in moto da Roma a Monte Livata: itinerario tra natura e storia nel Lazio

    Viaggio in moto da Roma a Monte Livata: itinerario tra natura e storia nel Lazio

    [table_summary length=’88’ time=’1h 37m’ level=’Medio’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1OYROD-DP_jRDAbCHGLag979Ebm-mDys&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/subiaco-monte-livata-pk86.it-r-fxQ5pfvC4a’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2023/06/percorso-subiaco-monte-livata.jpg’]

    Se sei un appassionato di moto e di viaggi on the road, non puoi perderti il percorso che porta da Roma a Campo dell’Osso (Monte Livata). Questo itinerario di circa 88 chilometri attraversa la splendida regione del Lazio, offrendo panorami mozzafiato, strade sinuose e una vasta gamma di luoghi storici e culturali.

    Partiamo da Roma, la Città Eterna, dove il nostro viaggio inizia. Da lì, prendiamo la Via Tiburtina in direzione est, superando la tangenziale e lasciandoci alle spalle la città. La Via Tiburtina è una strada ampia e trafficata, ma la vista dei monti Tiburtini rende il viaggio molto piacevole.

    Tivoli

    Dopo circa 30 chilometri di guida, raggiungiamo Tivoli, una città ricca di storia e di monumenti. Qui, consigliamo una sosta per visitare la Villa Adriana, una delle più grandi e famose ville dell’antica Roma. La villa, costruita dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C., è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999.

    Dopo la visita di Tivoli, riprendiamo la strada in direzione est, seguendo sempre la Via Tiburtina. La strada comincia a salire lentamente, e ci conduce attraverso una serie di paesaggi collinari pittoreschi e incantevoli.

    Subiaco

    Dopo circa 50 chilometri di guida, raggiungiamo la città di Subiaco, dove ci fermiamo per una breve sosta. Qui, consigliamo una visita alla famosa Abbazia di San Benedetto, costruita nel VI secolo d.C. e luogo di nascita dell’ordine benedettino.

    Campo dell’Osso

    Da Subiaco, la strada comincia a salire rapidamente, portandoci verso l’altopiano di Monte Livata. Qui, consigliamo una sosta a Campo dell’Osso, dove potrete ammirare un panorama mozzafiato sulle montagne circostanti. Il paesaggio è caratterizzato da boschi di faggi, abeti e castagni, che conferiscono al luogo un’atmosfera magica e misteriosa.

    In conclusione, se siete alla ricerca di un’avventura in moto che vi porti alla scoperta dei tesori nascosti del Lazio, il percorso da Roma a Campo dell’Osso è l’itinerario perfetto. Preparatevi a una guida emozionante e a una serie di luoghi incantevoli che vi lasceranno senza parole.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.
  • Guida essenziale per un viaggio in moto indimenticabile

    Guida essenziale per un viaggio in moto indimenticabile

    Un viaggio in moto può essere un’esperienza emozionante e avventurosa, ma richiede una buona pianificazione e alcuni accorgimenti per garantire sicurezza e comfort lungo il percorso. In questo articolo, ti forniremo alcuni consigli pratici per un viaggio in moto indimenticabile. Preparati a partire per l’avventura!

    Scegli l’itinerario con cura

    Prima di partire, pianifica il tuo itinerario con cura. Considera la durata del viaggio, i punti di interesse lungo il percorso e le condizioni stradali. Verifica anche le previsioni meteo per evitare sorprese spiacevoli lungo la strada.

    • App di navigazione consigliata: Calimoto

    Controlla la tua moto

    Prima di partire, fai una revisione completa della tua moto. Controlla l’olio, la pressione degli pneumatici, il sistema di frenata e tutti i componenti vitali. Assicurati che la tua moto sia in perfette condizioni per affrontare il viaggio.

    Equipaggiamento adeguato

    Indossa sempre un casco protettivo e un abbigliamento resistente alle intemperie. Opta per abbigliamento tecnico appositamente progettato per i motociclisti, che offra protezione e comfort. Non dimenticare guanti, stivali e giacche antipioggia.

    Organizza bene i bagagli

    Pianifica in anticipo cosa porterai con te e organizza i bagagli in modo efficace. Utilizza borse laterali o una valigia posteriore per distribuire il peso in modo equilibrato sulla moto. Assicurati che gli oggetti siano saldamente fissati per evitare spostamenti durante la guida.

    Fai pause regolari

    Durante il viaggio, è importante fare delle pause regolari per evitare l’affaticamento e mantenere la concentrazione. Sfrutta le occasioni per idratarti, fare uno spuntino leggero e allungare le gambe. Questo contribuirà a mantenerti fresco e vigile lungo il percorso.

    Mantieni una guida sicura

    Rispetta sempre i limiti di velocità e adotta una guida sicura e responsabile. Mantieni una distanza di sicurezza dagli altri veicoli e fai attenzione alle condizioni del traffico. Ricorda di segnalare le tue intenzioni con i frecce e di essere consapevole del tuo ambiente.

    Prepara un kit di emergenza

    Prepara un kit di emergenza che includa un kit di pronto soccorso di base, una torcia, un kit di riparazione pneumatici e il numero di telefono di assistenza stradale. Questo ti aiuterà a gestire eventuali imprevisti lungo la strada.

    Conclusioni

    Seguendo questi consigli pratici, sarai pronto per affrontare un viaggio in moto indimenticabile. Ricorda sempre di goderti l’avventura, apprezzare i panorami lungo la strada e mantenere un atteggiamento positivo. Buon viaggio e buon divertimento!

  • Cinque borghi medievali in moto: un viaggio nella Sabina da Roma a Nerola

    Cinque borghi medievali in moto: un viaggio nella Sabina da Roma a Nerola

    Se sei un appassionato di moto e vuoi goderti una bella giornata in sella attraversando alcuni dei panorami più suggestivi della Sabina, questo itinerario potrebbe fare al caso tuo. Partiamo da Roma Nord, percorriamo la Salaria e ci addentriamo tra le colline della regione laziale, con tappe a Palombara Sabina, Moricone, Monte Flavio e Montorio Romano, fino ad arrivare a Nerola.

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    La partenza è dal GRA, dove imbocchiamo la Salaria in direzione nord. Lasciata la città alle spalle, inizia il vero divertimento: la strada, sebbene impegnativa, è ricca di curve e attraversa paesaggi verdi e boschivi.

    Palombara Sabina

    Dopo una decina di chilometri, arriviamo a Palombara Sabina, un borgo medievale che si erge su una collina con vista sulla valle del Tevere. Qui vale la pena fare una breve sosta per ammirare la bellezza del centro storico, con le sue stradine acciottolate, le case in pietra e le antiche chiese.

    Moricone

    Ripartiamo e proseguiamo per Moricone, un altro paese arroccato su una collina, che si affaccia sulla valle del Tevere e sulla catena dei Monti Sabini. Anche qui ci sono molte attrazioni da visitare, tra cui la chiesa di Santa Maria Assunta e il Palazzo Baronale (purtroppo di proprietà privata).

    Monte Flavio

    Il terzo paese che attraversiamo è Monte Flavio, un comune di circa 1000 abitanti che si trova a 858 metri sul livello del mare.

    Santa Bonosa a Monte Flavio

    Montorio Romano

    Da qui, ci dirigiamo verso Montorio Romano, un piccolo centro abitato situato sulla cima di una collina, da cui si gode di una vista panoramica sulla valle del Tevere e sui Monti Sabini.

    Nerola

    Infine, arriviamo a Nerola, il nostro punto di arrivo. Questo borgo medioevale è noto per il suo castello Orsini, che risale al XIII secolo e che domina la valle del Tevere. Il centro storico, con le sue stradine acciottolate e le case in pietra, merita sicuramente una visita.

    In totale, questo itinerario copre una distanza di circa 90 chilometri e può essere percorso in circa tre ore, a seconda del tempo dedicato alle soste e alle visite dei vari borghi. Si tratta di un percorso impegnativo, ma sicuramente molto suggestivo, che attraversa alcuni dei panorami più belli della Sabina.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
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  • Giro in moto sulle sponde del Tevere da Roma a Nazzano

    Giro in moto sulle sponde del Tevere da Roma a Nazzano

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    Un giro sulle sponde del Tevere con partenza da Roma fino a Nazzano per poi attraversare il fiume da Torrita Tiberina e rientrare nella Capitale.

    Poniamo indicativamente come punto di partenza il Ponte Giubileo del 2000 per raggiungere via Tiberina (SP15a). Percorriamola in direzione nord, tenendo sempre sulla nostra destra il fiume Tevere, fino a raggiungere la Diramazione Salaria, all’altezza del comune di Capena.

    Tevere

    Breve tratto veloce per evitare il traffico cittadino per poi uscire subito in direzione Nazzano e riprendere il percorso su via Tiberina, ricco di curve e saliscendi, dove di tanto in tanto sarà possibile scorgere sempre il fiume Tevere. Per strada potremmo fare una sosta alla Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa per ammirare lo spettacolo della natura.

    Nazzano

    Continuando sulla nostra strada arriveremo finalmente al Comune di Nazzano. Da visitare, oltre al caratteristico borgo storico, la Chiesa di Sant’Antimo (eretta nel X secolo) e il castello che offre un panorama su tutta la valle del Tevere (purtroppo non visitabile all’interno).

    Torrita Tiberina

    Proseguendo il nostro giro iniziamo a scendere verso valle (l’altitudine massima raggiunta sarà di appena 269 metri sul livello del mare) dove ben presto tra molte curve e qualche tornante ci ritroveremo a Torrita Tiberina. Oltrepassato il piccolo centro abitato guideremo sul suggestivo ponte che attraversa il Tevere.

    Ripartiamo proseguendo sulla via Tiberina sino a Poggia Mirteto per poi deviare sulla SR313 in direzione Passo Corese per poi immeterci su via Salaria e rientrare nella capitale.

    Valida alternativa per allungare il giro di qualche chilometro potrebbe essere una deviazione in località Colonnetta verso l’Abbazia di Farfa.

    Questo giro sulle sponde del Tevere è perfetto per una gita fuori porta di un paio di ore. Goditi il viaggio, la natura e le bellezze del territorio italiano!

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
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  • Scopri la magia del Lago di Bracciano in sella alla tua moto

    Scopri la magia del Lago di Bracciano in sella alla tua moto

    [table_summary length=’49’ time=’1h 00m’ level=’Facile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1lkv1fb0GjtWaw4kFKt3R8yvkmRYViF4&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/lago-di-bracciano-pk86.it–r-NqwIjgoNBG’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2023/02/percorso-lagodibracciano.jpg’]

    Un giro semplice, panorama fantastico e strade con belle curve. Il tutto in circa un’ora. Ecco a voi un bel giretto attorno al lago di Bracciano, attraversando Trevignano Romano, Bracciano e Anguillara Sabazia.

    Partiamo dall’uscita della Cassia Bis (SR2) per iniziare il nostro giro sulla SP4 che ci porterà verso la nostra prima meta, iniziando ad intravedere le sponde del lago sulla nostra sinistra.

    Trevignano Romano

    Arrivati a Trevignano Romano vale sicuramente la pena visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta posta nel borgo storico da cui è possibile avere un’ampia vista panoramica sul lago. Percorriamo il lungolago (se necessario effettuiamo una sosta in uno dei tanti bar presenti sul posto) e quindi riprendiamo il percorso sulla solita SP4.

    Dopo aver percorso circa la metà del lago saliremo verso Bracciano, dove ovviamente non potrà mancare una visita al Castello Orsini-Odescalchi.

    Anguillara Sabazia

    Torniamo verso la riva del fiume scendendo tramite la SP11b fino a ritrovarci ad Anguillara Sabazia. Oltre ad una passeggiata sul lungo lago dove è possibile ammirare il riflesso del borgo sullo specchio d’acqua, anche qui per ammirare il panorama possiamo dirigerci verso un luogo religioso, la collegiata di Santa Maria Assunta.

    Finita la nostra visita proseguiamo il nostro giro tramite la SP12b fino a ricongiungerci nuovamente sulla SP4 per poi dirigerci nuovamente verso la Cassia Bis e terminare il nostro giro.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
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  • Montaggio estensione parafango anteriore Honda CB500X 2019-2021

    Montaggio estensione parafango anteriore Honda CB500X 2019-2021

    Montaggio estensione parafango anteriore moto della Pyramid per Honda CB500X 2019-2021

  • Monte Cimino in moto: attraversando la Faggeta e i suoi panorami

    Monte Cimino in moto: attraversando la Faggeta e i suoi panorami

    [table_summary length=’67’ time=’1h 10m’ level=’Facile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1F6Pc0rtVkEpGtGtGl4U7wuuHSjAtedY&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/faggeta-vetusta-del-monte-cimino-pk86.it-r-MzLqLEW91b’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2022/09/percorso-copia-1.jpg’]

    Se aria fresca e natura incontaminata sono i vostri desideri, allora non potete far altro che raggiungere la Faggeta Vetusta del Monte Cimino. Se poi ci andate in autunno troverete il valore aggiunto del foliage, ovvero le foglie degli alberi che assumono varie tonalità di giallo, arancione, rosso, viola e marrone.

    Il 7 Luglio 2017 l’Unesco ha dichiarato la Faggeta vetusta dei Monti Cimini Patrimonio Naturale dell’Umanità.

    Il monte Cimino (1.053 m s.l.m.) è la cima più alta della catena dell’Antiappennino laziale dei Monti Cimini, e di tutta la provincia di Viterbo. La faggeta, con una estensione di circa 50 ettari, è tra le più maestose ed imponenti dell’Italia centrale.

    prolocosoriano.it
    Faggeta del Monte Cimino in autunno

    Prefissando sempre come partenza Roma, raggiungiamo la Cassia bis che ci permetterà di percorrere il primo tratto in maniera veloce e rilassante. Raggiunto Monterosi abbandoniamo la SR2 per immetterci sulla via Nepesina per poi proseguire in direzione Fabrica di Roma.

    Svoltiamo sulla SP Vignanellese, in direzione, per l’appunto, di Vignanello fino a raggiungere la SP Canepinese. Superato il comune di Canepina svolteremo a destra sulla SP Colonnetto fino all’incrocio (sulla sinistra) che ci permetterà di salire sul Monte Cimino tramite la Strada Provinciale Faggeta.

    Giunti a destinazione non ci resta che parcheggiare la nostra moto sull’ampio spiazzale e iniziare la nostra passeggiata a piedi tra la Faggeta Vetusta.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
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