Categoria: Itinerari in moto

  • In moto da Carsoli a Campo Imperatore: alla scoperta della bellezza dell’Abruzzo

    In moto da Carsoli a Campo Imperatore: alla scoperta della bellezza dell’Abruzzo

    [table_summary length=’141′ time=’2h 24m’ level=’Difficile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1yLgQikgoAgxgP0KDGKdIMgbAHVDIYGM&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/campo-imperatore-pk86.it-r-8MhG6F74G6′ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2023/07/campoimperatore_itinerario.jpg’]

    Sei pronto per un’indimenticabile avventura in moto attraverso panorami mozzafiato e strade tortuose? Allora unisciti a noi mentre ci addentriamo nell’affascinante regione dell’Abruzzo, seguendo un itinerario che parte da Carsoli e ci porta fino a Campo Imperatore. Attraverso città storiche, paesaggi incantevoli e montagne maestose, vivremo un’esperienza che resterà impressa nei nostri cuori e nei nostri ricordi di motociclisti.

    Partenza da Carsoli: Sulle orme dell’antica storia

    La nostra avventura ha inizio a Carsoli, un incantevole comune che vanta una ricca storia e una posizione strategica tra montagne e valli. Da qui ci dirigiamo verso Tagliacozzo, una città medievale famosa per la sua piazza e il suo imponente castello. Attraversando strade panoramiche, godiamo della bellezza dei paesaggi abruzzesi che si aprono di fronte a noi.

    Magliano de Marsi: Un tuffo nella natura

    Proseguendo il nostro percorso, raggiungiamo Magliano de Marsi, immersa nella rigogliosa natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le strade sinuose ci portano attraverso boschi, fiumi e laghi, offrendoci un’esperienza di guida avvincente e un contatto diretto con l’ambiente naturale che ci circonda.

    Ovindoli e Rocca di Mezzo: Avventure invernali e panorami mozzafiato

    La nostra tappa successiva ci conduce a Ovindoli, rinomata località sciistica abruzzese. Qui, anche durante i mesi più caldi, possiamo apprezzare la bellezza dei panorami montani e l’atmosfera accogliente del paese. Proseguiamo poi verso Rocca di Mezzo, un incantevole borgo che offre una vista panoramica spettacolare sulle montagne circostanti.

    Ocre e Paganica: Storia e cultura lungo il percorso

    Il nostro viaggio ci porta verso Ocre, un antico borgo che custodisce un patrimonio storico e artistico di grande valore. Le sue strade strette e i suoi edifici medievali ci trasportano indietro nel tempo. Volendo facciamo una sosta nella città de L’Aquila, dove possiamo ammirare le sue piazze storiche, i palazzi e le chiese che raccontano la sua ricca storia.

    Assergi: L’incanto di Campo Imperatore

    Infine, raggiungiamo la nostra meta finale: Campo Imperatore. Questo luogo magico, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è spesso definito come “il piccolo Tibet italiano“. Le sue immense distese erbose, circondate dalle vette imponenti del Gran Sasso, offrono un panorama di rara bellezza. Fermati un attimo per ammirare la maestosità delle montagne che si estendono all’orizzonte e respira l’aria fresca che caratterizza questo luogo unico.

    Conclusioni

    L’itinerario da Carsoli a Campo Imperatore è un’esperienza imperdibile per tutti gli appassionati di moto che desiderano scoprire la bellezza e la varietà del territorio abruzzese. Attraverso strade panoramiche e luoghi di grande fascino storico e naturale, questo viaggio rappresenta un connubio perfetto tra la passione per la moto e la scoperta di una regione ricca di tesori nascosti. Prepara la tua moto e immergiti nell’emozione di questa avventura indimenticabile.

  • Viaggio in moto da Roma a Monte Livata: itinerario tra natura e storia nel Lazio

    Viaggio in moto da Roma a Monte Livata: itinerario tra natura e storia nel Lazio

    [table_summary length=’88’ time=’1h 37m’ level=’Medio’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1OYROD-DP_jRDAbCHGLag979Ebm-mDys&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/subiaco-monte-livata-pk86.it-r-fxQ5pfvC4a’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2023/06/percorso-subiaco-monte-livata.jpg’]

    Se sei un appassionato di moto e di viaggi on the road, non puoi perderti il percorso che porta da Roma a Campo dell’Osso (Monte Livata). Questo itinerario di circa 88 chilometri attraversa la splendida regione del Lazio, offrendo panorami mozzafiato, strade sinuose e una vasta gamma di luoghi storici e culturali.

    Partiamo da Roma, la Città Eterna, dove il nostro viaggio inizia. Da lì, prendiamo la Via Tiburtina in direzione est, superando la tangenziale e lasciandoci alle spalle la città. La Via Tiburtina è una strada ampia e trafficata, ma la vista dei monti Tiburtini rende il viaggio molto piacevole.

    Tivoli

    Dopo circa 30 chilometri di guida, raggiungiamo Tivoli, una città ricca di storia e di monumenti. Qui, consigliamo una sosta per visitare la Villa Adriana, una delle più grandi e famose ville dell’antica Roma. La villa, costruita dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C., è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999.

    Dopo la visita di Tivoli, riprendiamo la strada in direzione est, seguendo sempre la Via Tiburtina. La strada comincia a salire lentamente, e ci conduce attraverso una serie di paesaggi collinari pittoreschi e incantevoli.

    Subiaco

    Dopo circa 50 chilometri di guida, raggiungiamo la città di Subiaco, dove ci fermiamo per una breve sosta. Qui, consigliamo una visita alla famosa Abbazia di San Benedetto, costruita nel VI secolo d.C. e luogo di nascita dell’ordine benedettino.

    Campo dell’Osso

    Da Subiaco, la strada comincia a salire rapidamente, portandoci verso l’altopiano di Monte Livata. Qui, consigliamo una sosta a Campo dell’Osso, dove potrete ammirare un panorama mozzafiato sulle montagne circostanti. Il paesaggio è caratterizzato da boschi di faggi, abeti e castagni, che conferiscono al luogo un’atmosfera magica e misteriosa.

    In conclusione, se siete alla ricerca di un’avventura in moto che vi porti alla scoperta dei tesori nascosti del Lazio, il percorso da Roma a Campo dell’Osso è l’itinerario perfetto. Preparatevi a una guida emozionante e a una serie di luoghi incantevoli che vi lasceranno senza parole.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.
  • Cinque borghi medievali in moto: un viaggio nella Sabina da Roma a Nerola

    Cinque borghi medievali in moto: un viaggio nella Sabina da Roma a Nerola

    Se sei un appassionato di moto e vuoi goderti una bella giornata in sella attraversando alcuni dei panorami più suggestivi della Sabina, questo itinerario potrebbe fare al caso tuo. Partiamo da Roma Nord, percorriamo la Salaria e ci addentriamo tra le colline della regione laziale, con tappe a Palombara Sabina, Moricone, Monte Flavio e Montorio Romano, fino ad arrivare a Nerola.

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    La partenza è dal GRA, dove imbocchiamo la Salaria in direzione nord. Lasciata la città alle spalle, inizia il vero divertimento: la strada, sebbene impegnativa, è ricca di curve e attraversa paesaggi verdi e boschivi.

    Palombara Sabina

    Dopo una decina di chilometri, arriviamo a Palombara Sabina, un borgo medievale che si erge su una collina con vista sulla valle del Tevere. Qui vale la pena fare una breve sosta per ammirare la bellezza del centro storico, con le sue stradine acciottolate, le case in pietra e le antiche chiese.

    Moricone

    Ripartiamo e proseguiamo per Moricone, un altro paese arroccato su una collina, che si affaccia sulla valle del Tevere e sulla catena dei Monti Sabini. Anche qui ci sono molte attrazioni da visitare, tra cui la chiesa di Santa Maria Assunta e il Palazzo Baronale (purtroppo di proprietà privata).

    Monte Flavio

    Il terzo paese che attraversiamo è Monte Flavio, un comune di circa 1000 abitanti che si trova a 858 metri sul livello del mare.

    Santa Bonosa a Monte Flavio

    Montorio Romano

    Da qui, ci dirigiamo verso Montorio Romano, un piccolo centro abitato situato sulla cima di una collina, da cui si gode di una vista panoramica sulla valle del Tevere e sui Monti Sabini.

    Nerola

    Infine, arriviamo a Nerola, il nostro punto di arrivo. Questo borgo medioevale è noto per il suo castello Orsini, che risale al XIII secolo e che domina la valle del Tevere. Il centro storico, con le sue stradine acciottolate e le case in pietra, merita sicuramente una visita.

    In totale, questo itinerario copre una distanza di circa 90 chilometri e può essere percorso in circa tre ore, a seconda del tempo dedicato alle soste e alle visite dei vari borghi. Si tratta di un percorso impegnativo, ma sicuramente molto suggestivo, che attraversa alcuni dei panorami più belli della Sabina.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.
  • Giro in moto sulle sponde del Tevere da Roma a Nazzano

    Giro in moto sulle sponde del Tevere da Roma a Nazzano

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    Un giro sulle sponde del Tevere con partenza da Roma fino a Nazzano per poi attraversare il fiume da Torrita Tiberina e rientrare nella Capitale.

    Poniamo indicativamente come punto di partenza il Ponte Giubileo del 2000 per raggiungere via Tiberina (SP15a). Percorriamola in direzione nord, tenendo sempre sulla nostra destra il fiume Tevere, fino a raggiungere la Diramazione Salaria, all’altezza del comune di Capena.

    Tevere

    Breve tratto veloce per evitare il traffico cittadino per poi uscire subito in direzione Nazzano e riprendere il percorso su via Tiberina, ricco di curve e saliscendi, dove di tanto in tanto sarà possibile scorgere sempre il fiume Tevere. Per strada potremmo fare una sosta alla Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa per ammirare lo spettacolo della natura.

    Nazzano

    Continuando sulla nostra strada arriveremo finalmente al Comune di Nazzano. Da visitare, oltre al caratteristico borgo storico, la Chiesa di Sant’Antimo (eretta nel X secolo) e il castello che offre un panorama su tutta la valle del Tevere (purtroppo non visitabile all’interno).

    Torrita Tiberina

    Proseguendo il nostro giro iniziamo a scendere verso valle (l’altitudine massima raggiunta sarà di appena 269 metri sul livello del mare) dove ben presto tra molte curve e qualche tornante ci ritroveremo a Torrita Tiberina. Oltrepassato il piccolo centro abitato guideremo sul suggestivo ponte che attraversa il Tevere.

    Ripartiamo proseguendo sulla via Tiberina sino a Poggia Mirteto per poi deviare sulla SR313 in direzione Passo Corese per poi immeterci su via Salaria e rientrare nella capitale.

    Valida alternativa per allungare il giro di qualche chilometro potrebbe essere una deviazione in località Colonnetta verso l’Abbazia di Farfa.

    Questo giro sulle sponde del Tevere è perfetto per una gita fuori porta di un paio di ore. Goditi il viaggio, la natura e le bellezze del territorio italiano!

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
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  • Scopri la magia del Lago di Bracciano in sella alla tua moto

    Scopri la magia del Lago di Bracciano in sella alla tua moto

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    Un giro semplice, panorama fantastico e strade con belle curve. Il tutto in circa un’ora. Ecco a voi un bel giretto attorno al lago di Bracciano, attraversando Trevignano Romano, Bracciano e Anguillara Sabazia.

    Partiamo dall’uscita della Cassia Bis (SR2) per iniziare il nostro giro sulla SP4 che ci porterà verso la nostra prima meta, iniziando ad intravedere le sponde del lago sulla nostra sinistra.

    Trevignano Romano

    Arrivati a Trevignano Romano vale sicuramente la pena visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta posta nel borgo storico da cui è possibile avere un’ampia vista panoramica sul lago. Percorriamo il lungolago (se necessario effettuiamo una sosta in uno dei tanti bar presenti sul posto) e quindi riprendiamo il percorso sulla solita SP4.

    Dopo aver percorso circa la metà del lago saliremo verso Bracciano, dove ovviamente non potrà mancare una visita al Castello Orsini-Odescalchi.

    Anguillara Sabazia

    Torniamo verso la riva del fiume scendendo tramite la SP11b fino a ritrovarci ad Anguillara Sabazia. Oltre ad una passeggiata sul lungo lago dove è possibile ammirare il riflesso del borgo sullo specchio d’acqua, anche qui per ammirare il panorama possiamo dirigerci verso un luogo religioso, la collegiata di Santa Maria Assunta.

    Finita la nostra visita proseguiamo il nostro giro tramite la SP12b fino a ricongiungerci nuovamente sulla SP4 per poi dirigerci nuovamente verso la Cassia Bis e terminare il nostro giro.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
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  • Monte Cimino in moto: attraversando la Faggeta e i suoi panorami

    Monte Cimino in moto: attraversando la Faggeta e i suoi panorami

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    Se aria fresca e natura incontaminata sono i vostri desideri, allora non potete far altro che raggiungere la Faggeta Vetusta del Monte Cimino. Se poi ci andate in autunno troverete il valore aggiunto del foliage, ovvero le foglie degli alberi che assumono varie tonalità di giallo, arancione, rosso, viola e marrone.

    Il 7 Luglio 2017 l’Unesco ha dichiarato la Faggeta vetusta dei Monti Cimini Patrimonio Naturale dell’Umanità.

    Il monte Cimino (1.053 m s.l.m.) è la cima più alta della catena dell’Antiappennino laziale dei Monti Cimini, e di tutta la provincia di Viterbo. La faggeta, con una estensione di circa 50 ettari, è tra le più maestose ed imponenti dell’Italia centrale.

    prolocosoriano.it
    Faggeta del Monte Cimino in autunno

    Prefissando sempre come partenza Roma, raggiungiamo la Cassia bis che ci permetterà di percorrere il primo tratto in maniera veloce e rilassante. Raggiunto Monterosi abbandoniamo la SR2 per immetterci sulla via Nepesina per poi proseguire in direzione Fabrica di Roma.

    Svoltiamo sulla SP Vignanellese, in direzione, per l’appunto, di Vignanello fino a raggiungere la SP Canepinese. Superato il comune di Canepina svolteremo a destra sulla SP Colonnetto fino all’incrocio (sulla sinistra) che ci permetterà di salire sul Monte Cimino tramite la Strada Provinciale Faggeta.

    Giunti a destinazione non ci resta che parcheggiare la nostra moto sull’ampio spiazzale e iniziare la nostra passeggiata a piedi tra la Faggeta Vetusta.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
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  • Itinerario in moto nel cuore dei Castelli Romani: il Lago di Albano

    Itinerario in moto nel cuore dei Castelli Romani: il Lago di Albano

    [table_summary length=’60’ time=’1h 20m’ level=’Facile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=15vyqrbMJW0_5SchiHCXKJSUZoOgLyOs&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/lago-di-albano-pk86.it-r-dZPBfSTL75′ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2022/09/percorso-copia.jpg’]

    Un grande classico per i romani, un giro tra curve, colline e laghi, e ovviamente buon cibo (e vino senza esagerare), oggi facciamo un breve giro verso il Lago di Albano (conosciuto a molti come lago di Castel Gandolfo).

    Dal Grande Raccordo Anulare prendiamo l’uscita La Romanina, per poi imboccare via Vittorio Ragusa (attenzione a non prendere l’autostrada A1 direzione Napoli), attraversiamo Tor Vergata e Vermicino per poi immetterci su via Tuscolana.

    Proseguiamo salendo fino a raggiungere la bella Frascati.

    Da qui sarebbe interessante attraversare via del Tuscolo, ma purtroppo da qualche anno ormai vige il divieto di transito ai motoveicoli a causa dell’asfalto mal messo, quindi proseguiamo sulla SP216 fino a Monte Compatri. Per strada sulla destra noterete l’Osservatorio Astronomico Romano, se aperto approfittiamone per una sosta.

    Pratoni del Vivaro

    Attraversata la città svolteremo subito a destra per raggiungere via della Montagna Spaccata, una salita attraverso una fitta vegetazione fantastica dove in alcuni tratti difficilmente filtrerà il sole. Percorreremo nuovamente per un breve tratto via Tuscolana, dopo di chè una nuova svolta a destra per imboccare la Strada del Vivaro (SP18c). Percorreremo l’altopiano in mezzo a grandi distese di prati a cui non mancheranno di comparire diversi cavalli grazie ai maneggi presenti nella zona.

    Lago di Albano

    Ci ritroveremo dunque sulla via dei Laghi (SP217) dove sulla sinistra inizieremo a scorgere il lago di Albano. Diverse le aree di sosta lungo la strada dove poter godere di un ottimo panorama, accompagnati magari da un buon panino dagli ambulanti presenti.

    Scenderemo dunque per via Spiaggia del Lago per ritrovarci al livello del lago di Albano dove si può godere di una vista panoramica sulla campagna circostante e sulle acque cristalline del lago. È possibile fare una passeggiata lungo le rive del lago o fare un giro in barca per scoprire le bellezze nascoste del lago.

    Castel Gandolfo

    Arrivati in fondo iniziamo a salire verso Castel Gandolfo, altro punto strategico per godere di un ottimo panorama. Oltre al centro storico degno di nota è una visita al Palazzo Pontificio.

    Scendiamo dalla città in direzione Roma fino a raggiungere via Appia Nuova per arrivare nuovamente sul GRA per tornare in maniera comoda a casa.

    In conclusione, l’itinerario in moto al Lago di Albano è un’esperienza indimenticabile che combina paesaggi spettacolari, storia, cultura e gastronomia. Non perdete l’occasione di visitare questa meravigliosa destinazione!

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
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  • Itinerario in moto al Lago del Turano: una meta da non perdere

    Itinerario in moto al Lago del Turano: una meta da non perdere

    [table_summary length=’97’ time=’1h 45m’ level=’Media’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1s7M-bMi5cywzkOK4K9kZ0ZbyY7Cjwl0&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/lago-del-turano-pk86.it-r-5wRkxbhEJT’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2022/08/Lago-del-turano.png’]

    Se vi piace il mare e adorate la montagna, il giusto compromesso potrebbe essere il lago del Turano. Se poi lasciamo le strade principali e ci addentriamo su quelle secondarie allora il connubio con la nostra amica a due ruote diventa ottimo.

    Da Roma raggiungiamo la Nomentana, per poi spostarci sulla via Palombarese percorrendola tutta fino ad arrivare a Palombara Sabina.

    Da qui proseguiremo sulla SP636 attraversando Stazzano e Montorio Romano.

    Montorio Romano
    Una cappella sulla strada dopo Montorio Romano

    Costeggeremo quindi via Salaria fino ad arrivare a Osteria Nuova, per poi percorrere un breve tratto di via Salaria Vecchia ed imboccare la via Licinese (SR314). Poco prima di arrivare ad Orvinio, un bivio sulla sinistra ci permetterà di imboccare la SP36 che ci permetterà l’arrivo sul lago del Turano dalla parte meridionale, dandoci occasioni quindi di costeggiarlo fino alla diga.

    Castel di Tora

    Lungo la strada potremo fare visita al borgo di Castel di Tora (facente parte de “I Borghi più belli d’Italia“) per ammirare il panorama del lago dall’alto, mentre se preferiamo fare un bagno sicuramente troveremo posto sulla sponda opposta del lago, attraversandola tramite un fantastico ponte, vicino Colle di Tora.

    Destinazione finale per scattare qualche foto è la Diga del Turano.

    Diga del Turano

    La diga del Turano costituisce con la diga del Salto un sistema idroelettrico unico.

    Il lago del Turano infatti è collegato al lago del Salto tramite un canale artificiale lungo 9 km e del diametro di 2,5 metri, scavato nel monte Navegna. Le acque dei due bacini hanno una portata complessiva di 35 m³/s e alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, che riceve le acque tramite una galleria forzata lunga 11,8 km e del diametro di 4 metri.

    La diga ha una quota massima di regolazione di 540 metri s.l.m..

    fonte: it.wikipedia.org

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.
  • Abbazia di Farfa: itinerario in moto attraverso le colline del Lazio

    Abbazia di Farfa: itinerario in moto attraverso le colline del Lazio

    [table_summary length=’77’ time=’1h30m’ level=’Facile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1ST5vYbmOBFoKr5kPE4s7175l9X2JDNDE&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/abbazia-di-farfa-pk86.it-r-WRYVwKg4dD’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2020/07/Abbazia_di_Farfa.png’]

    Un giro facile e veloce, che non impiega troppo tempo e che può essere realizzato in un pomeriggio dove non ci si vuole impegnare troppo alla guida, senza disdegnare qualche piega e bei panorami.

    La destinazione finale è l’Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa, in provincia di Rieti. Situata a pochi chilometri dal confine tra Lazio e Umbria, è uno dei monasteri più antichi e importanti d’Italia. Fondato intorno al 680, l’Abbazia di Farfa è stata un centro di cultura e spiritualità per più di mille anni.

    Punto di partenza e d’incontro per il nostro giro è su via Salaria (SS4), direzione nord verso Rieti. La maggior pare del nostro giro percorrerà questa strada, ben asfaltata con un disegno che accompagnerà dolcemente la nostra moto. L’unica attenzione, e qualche semaforo, nei piccoli centri abitati che oltrepasseremo agevolmente.

    Dopo una ventina di chilometri, oltrepassato lo svincolo della Diramazione Salaria, svolteremo a sinistra verso Fara in Sabina (una grande rotatoria di recente costruzione, difficile sbagliare). Proseguiamo quindi verso via Farense (SP41) che pian piano si trasformerà in una “via di montagna“.

    Dopo circa 4 km, svoltare nuovamente a sinistra in direzione Farfa. La strada si farà più stretta, ma continueremo comunque a camminare su un buon manto stradale. Tra curve strette e saliscendi arriveremo ben presto all’Abbazia di Farfa.

    Abbazia di Farfa

    Un ampio e comodo parcheggio ci attende sulla sinistra, dove lasceremo il nostro mezzo per visitare il borgo che circonda la storica abbazia di Farfa.

    L’abbazia, situata sulle rive del fiume Farfa, offre una vista mozzafiato sulla valle circostante. La chiesa dell’abbazia è stata ricostruita in stile romanico nel XII secolo e presenta un bellissimo portale, una facciata decorata e un campanile a torre. L’interno della chiesa è altrettanto impressionante, con affreschi, decorazioni in stucco e una cripta sotterranea.

    Il monastero offre anche un museo che espone molti manoscritti medievali e reperti archeologici, nonché una biblioteca con più di 40.000 volumi.

    Appagati dalla visita, torneremo sul nostro mezzo per affrontare la via del ritorno. Una piccola deviazione per non tornare esattamente sulla via dell’andata, ci permetterà di ammirare il paesaggio collinare della zona.

    Usciti dal parcheggio proseguiamo verso sinistra lasciando scorrere il borgo sulla destra. Dopo quasi 30 chilometri, imboccando la SR313, ci ricongiurgeremo nuovamente sulla Salaria.

    Proseguendo verso Sud, direzione Roma, ci ritroveremo all’imbocco del Grande Raccordo Anulare, scegliendo la giusta direzione per il ritorno a casa.

    In sintesi, l’Abbazia di Farfa è un luogo imperdibile per chiunque sia appassionato di storia, cultura e bellezze naturali. Una visita all’abbazia, insieme a un giro in moto nella zona circostante, è un’esperienza che non si dimentica facilmente.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.
  • Giardino dei Cinque Sensi a Licenza: un’esperienza multisensoriale

    [table_summary length=’67’ time=’1h 10m’ level=’Facile’ gmaps=’https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1vsZ07ni63Ad90ZabTw5b-F4Aa8RK72t1&usp=sharing’ calimoto=’https://calimoto.com/calimotour/giardino-dei-cinque-sensi-pk86.it-r-MnqihBpt8b’ image=’https://www.pk86.it/wp-content/uploads/2020/06/Cinque_sensi_-_Google_Maps_-_2020-06-24_07.57.30.png’]

    Alla ricerca di un po’ di fresco nelle torride giornate estive, oggi costeggeremo il Parco Regionale dei Monti Lucretili con destinazione il Giardino dei Cinque Sensi. Foto d’obbligo anche alla recente installazione della Panchina Gigante a Licenza.

    Partiamo convenzionalmente dal Grande Raccordo Anulare, per prendere l’uscita n. 12 (Centrale del Latte) percorrendo via Belmonte in Sabina.

    Monti Lucretili

    Alla prima rotonda, proseguiamo verso Palombara, imboccando la SP23a, meglio nota come via Palombarese. Proseguiremo su questa strada fino ad arrivare a Palombara Sabina.

    Arrivati in paese, proseguiremo verso Marcellina (alcune indicazioni stradali indicano l’autostrada A1/A24/A25 Napoli), per poi salire verso la SP32a per attraversare San Polo dei Cavalieri.

    Costeggiando il Parco regionale naturale dei Monti Lucretili, ci ritroveremo un percorso pieno di curve e tornanti, ma anche per chi lo percorre per la prima volta non ci saranno difficoltà, e si potrà godere l’ottimo paesaggio.

    Vista da San Polo dei Cavalieri
    Vista da San Polo dei Cavalieri

    Arrivati in cima si inizierà a scendere verso Santa Balbina per poi arrivare sulla Tiburtina (SS5). Da qui proseguire in direzione Castel Madama / Vicovaro. Arrivati a Vicovaro, costeggiando il fiume Aniene, svoltare a sinistra verso Licenza.

    Giardino dei Cinque Sensi

    Di qui si inizierà a salire verso il Parco regionale naturale dei Monti Lucretili. Poco prima della città, attraversato un piccolo ponte, sulla sinistra troveremo il Giardino dei Cinque Sensi. Parcheggiata la moto vicino al cancella rilassiamoci facendo due passi, fino alla vicinissima cascata.

    Licenza

    Dopo un’opportuna e rilassante pausa, possiamo proseguire verso Licenza per visitare una panchina gigante e fare qualche simpatica foto. Sulla strada per il ritorno possiamo sostare anche presso la Villa di Orazio.

    Tornati sulla Tiburtina, possiamo percorrerla tutta in direzione Roma. Sul percorso vale la pena fare una sosta a Tivoli.

    Concludiamo il giro fino ad arrivare al Grande Raccordo Anulare e prendere la direzione giusta per tornare a casa.

    Le tracce GPS condivise devono essere considerate come un’informazione indicativa, esattamente come le informazioni contenute da una qualunque mappa topografica.
    In particolare le tracce vanno usate con la massima attenzione nel pieno rispetto del Codice della Strada.
    Inoltre è possibile che il tracciato subisca delle variazioni, senza che ne siamo a conoscenza, come a titolo esemplificativo attraversamento di proprietà private, cambio di sensi di marcia, lavori in corso, cambio di incroci o svincoli, ecc..
    Si invita chiunque utilizzi le tracce pubblicate sui nostri siti a prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle informazioni, e a non affidarsi agli strumenti GPS in modo acritico.
    Si declina ogni responsabilità per qualunque tipo di problema o incidente che dovesse accadere lungo i percorsi scaricabili dal sito.